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Luì Grosso (Phylloscopus trochilus)

Protetto

Descrizione Generale del Luì grosso (Phylloscopus trochilus)

Il luì grosso (Phylloscopus trochilus) è un piccolo passeriforme migratore della famiglia dei Phylloscopidae, noto per il suo canto dolce e melodioso. È leggermente più grande rispetto al luì piccolo e al luì verde, distinguendosi per il comportamento vivace e la colorazione tenue. Misura circa 10-12 cm di lunghezza, con un’apertura alare di 16-22 cm e un peso di 8-10 grammi. Nelle Marche è presente durante le migrazioni primaverili e autunnali, quando attraversa l’Italia per raggiungere i quartieri di svernamento in Africa.

Identificazione del Luì grosso: Caratteristiche Fisiche Distintive (Maschio/Femmina)

Il luì grosso ha un piumaggio marrone-verde sul dorso e bianco-giallastro sul ventre. Il sopracciglio chiaro, ben definito, è una delle sue caratteristiche principali, insieme alle zampe chiare, che lo differenziano dal luì piccolo, che ha zampe scure. Il becco è fine e appuntito, adatto alla cattura di piccoli insetti, e le ali sono proporzionalmente più lunghe rispetto agli altri Phylloscopus, adattandolo ai lunghi viaggi migratori. Il dimorfismo sessuale è assente: maschi e femmine sono praticamente identici nell’aspetto, distinguibili solo durante il periodo riproduttivo in base al comportamento.

Il luì grosso può essere confuso con il luì piccolo (Phylloscopus collybita), ma si distingue per le zampe chiare e il piumaggio meno uniforme, con un ventre più chiaro. Rispetto al luì verde (Phylloscopus sibilatrix), il luì grosso ha un colore generale più pallido e manca del giallo brillante sulla gola e sul petto.

Gestione e Primo Soccorso di un Luì grosso

Se trovate un luì grosso in difficoltà, avvicinatevi lentamente e utilizzate un panno leggero per coprirlo e calmarlo. Posizionatelo in una scatola forata imbottita con carta morbida o tessuto per proteggerlo durante il trasporto. Non somministrate cibo direttamente, ma se appare disidratato, potete offrirgli alcune gocce di acqua zuccherata con una siringa senza ago. Contattate il CRAS Marche per ricevere supporto e istruzioni.

Alimentazione Naturale e Modalità di Nutrizione in Caso di Soccorso del Luì grosso

Il luì grosso si nutre principalmente di insetti e ragni, ma integra la dieta con bacche e semi durante l’autunno. In caso di soccorso, non cercate di alimentarlo autonomamente: il CRAS Marche fornirà una dieta equilibrata composta da insetti vivi o surgelati, arricchita con mangimi specifici per piccoli passeriformi.

Habitat Naturale e Comportamento Tipico del Luì grosso

Il luì grosso frequenta una varietà di habitat, tra cui boschi, parchi, giardini e zone rurali. Durante la migrazione, si può osservare anche in ambienti più aperti. Nidifica a terra, costruendo un nido a forma di cupola, ben nascosto tra la vegetazione. È una specie vivace e socievole, che si muove agilmente tra i rami alla ricerca di cibo. Il suo canto è dolce e flautato, caratteristico soprattutto durante la stagione riproduttiva.

Problemi di Salute Comuni del Luì grosso e Riconoscimento dei Segnali di Malessere

Il luì grosso può soffrire di traumi derivanti da collisioni con vetrate, automobili o durante le migrazioni. È vulnerabile alla debilitazione causata dalla mancanza di risorse alimentari e ai parassiti interni ed esterni. Segni di malessere includono letargia, difficoltà nel volo, piumaggio arruffato e perdita di peso. Contattare il CRAS è essenziale per garantire le cure necessarie.

Legislazione Locale e Nazionale per la Protezione del Luì grosso

Il luì grosso è una specie protetta in Italia, ai sensi della Legge 11 febbraio 1992, n. 157, che ne vieta la cattura, l’uccisione e la detenzione. È incluso nella Direttiva Uccelli (2009/147/CE), che tutela le specie migratrici e i loro habitat. Nelle Marche, progetti di tutela ambientale favoriscono la conservazione degli ecosistemi cruciali per la specie.

Contattare il CRAS Marche in caso di Luì grosso Ferito: Misure Preliminari e Cosa Aspettarsi

In caso di ritrovamento di un luì grosso ferito o in difficoltà, contattate immediatamente il CRAS Marche. Non cercate di curarlo autonomamente e non somministrate cibo senza indicazioni specifiche. Posizionatelo in un luogo tranquillo e sicuro e attendete l’intervento degli operatori.

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