Descrizione Generale del Lodolaio (Falco subbuteo)
Il Lodolaio (Falco subbuteo) è un piccolo rapace appartenente alla famiglia dei Falconidi, noto per la sua agilità e velocità in volo. Misura tra i 29 e i 35 cm di lunghezza, con un’apertura alare di 70-84 cm e un peso che varia dai 150 ai 300 grammi. È un uccello migratore presente nelle Marche durante la stagione estiva, quando nidifica in ambienti aperti come prati, campagne e boschi radi.
Identificazione del Lodolaio: Caratteristiche Fisiche Distintive (Maschio/Femmina)
Il lodolaio ha un piumaggio scuro nella parte superiore, mentre la gola e le guance sono chiare con una caratteristica mascherina nera. Le parti inferiori sono biancastre con sottili striature scure, e le “calze” (piume sulle zampe) sono di un vivace color ruggine. Le ali sono lunghe e appuntite, e la coda corta e squadrata. Il becco è corto e curvo, tipico dei rapaci. Il dimorfismo sessuale è poco evidente. Le femmine sono leggermente più grandi dei maschi, ma entrambi i sessi condividono la stessa colorazione.
Il lodolaio può essere confuso con il gheppio (Falco tinnunculus), ma si distingue per la colorazione più scura del corpo e per il volo rapido e diretto, senza il caratteristico “volo a spirito santo” del gheppio. A differenza del falco pellegrino (Falco peregrinus), il lodolaio è più piccolo e ha “calze” ruggine ben visibili.
Gestione e Primo Soccorso di un Lodolaio
Se trovate un lodolaio in difficoltà, avvicinatevi lentamente per evitare di spaventarlo. Indossate guanti protettivi per maneggiarlo in sicurezza e copritelo con un panno leggero per calmarlo. Posizionatelo in una scatola forata imbottita con materiali morbidi per proteggerlo durante il trasporto. Non somministrate cibo o acqua senza indicazioni specifiche. Contattate immediatamente il CRAS Marche per ricevere supporto.
Alimentazione Naturale e Modalità di Nutrizione in Caso di Soccorso del Lodolaio
Il lodolaio si nutre principalmente di insetti volanti, come libellule, e piccoli uccelli che cattura in volo. Durante il soccorso, è importante non alimentarlo autonomamente: il CRAS Marche somministrerà una dieta composta da insetti freschi o surgelati e piccole prede, come topolini, per garantire un corretto apporto nutrizionale.
Habitat Naturale e Comportamento Tipico del Lodolaio
Il lodolaio vive in ambienti aperti, come prati, campi coltivati e boschi sparsi. Nidifica spesso in vecchi nidi di corvidi, evitando di costruire il proprio nido. È un abile cacciatore in volo e può compiere spettacolari acrobazie aeree per catturare insetti o piccoli uccelli. Durante la migrazione, può spostarsi in gruppi numerosi.
Problemi di Salute Comuni del Lodolaio e Riconoscimento dei Segnali di Malessere
Il lodolaio è soggetto a traumi dovuti a collisioni con automobili o cavi elettrici, oltre a intossicazioni da pesticidi. Può presentare ferite da predatori o indebolimento durante la migrazione. Segni di malessere includono difficoltà nel volo, piumaggio danneggiato, ferite visibili o letargia. Contattare il CRAS è essenziale per fornire cure adeguate.
Legislazione Locale e Nazionale per la Protezione del Lodolaio
Il lodolaio è una specie protetta in Italia, tutelata dalla Legge 11 febbraio 1992, n. 157, che ne vieta la cattura, l’uccisione e la detenzione. È incluso nella Direttiva Uccelli (2009/147/CE) e nella Convenzione di Berna, che proteggono le specie migratrici e i loro habitat. Nelle Marche, progetti di conservazione mirano a tutelare le aree di nidificazione e di transito della specie.
Come Contattare il CRAS Marche in caso di Lodolaio Ferito: Misure Preliminari e Cosa Aspettarsi
In caso di ritrovamento di un lodolaio ferito o in difficoltà, contattate immediatamente il CRAS Marche. Non cercate di curarlo autonomamente e non somministrate cibo o acqua. Posizionatelo in un luogo sicuro e tranquillo e attendete l’intervento degli operatori, che vi guideranno nelle fasi successive.



