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Civetta (Athene noctua)

Particolarmente Protetto
Civetta (Athene Noctua)

Descrizione Generale della Civetta (Athene Noctua)

La civetta (Athene noctua) è un piccolo rapace notturno appartenente alla famiglia degli Strigidi. Con il suo aspetto compatto e gli occhi gialli penetranti, è tra i rapaci notturni più conosciuti e diffusi in Italia. Misura circa 22-27 cm di lunghezza, con un’apertura alare di 50-60 cm, e pesa tra 150 e 250 grammi. Nelle Marche è molto comune e si trova in ambienti collinari, rurali e boschivi, ma anche vicino a insediamenti umani.

Identificazione della Civetta: Caratteristiche Fisiche Distintive (Maschio/Femmina)

La civetta si distingue per il corpo compatto e la testa piatta, priva di ciuffi auricolari. Gli occhi grandi e gialli, incorniciati da un disco facciale poco evidente, le conferiscono un’espressione vigile. Il piumaggio è bruno-grigiastro, con macchie chiare sul dorso e barrature sul ventre. Le ali sono arrotondate, adattate a un volo silenzioso e agile. La coda corta e squadrata è un’altra caratteristica distintiva. Il dimorfismo sessuale è minimo infatti le femmine possono essere leggermente più grandi.

La civetta può essere confusa con altri rapaci notturni, come l’assolo o l’allocco, ma si distingue per:

  • Dimensioni ridotte rispetto all’allocco.
  • Disco facciale poco marcato e colorazione bruna rispetto all’assiolo.
  • Occhi gialli (l’assiolo ha occhi gialli ma un disco facciale più evidente).

Gestione e Primo Soccorso di una Civetta

Se trovate una civetta in difficoltà, avvicinatevi con calma per non stressare l’animale. Indossate guanti resistenti per evitare ferite causate dagli artigli e dal becco. Coprite l’animale con un panno morbido per immobilizzarlo delicatamente e sistematelo in una scatola forata con un fondo imbottito. Non cercate di alimentarlo o somministrare acqua senza indicazioni precise. Contattate subito il CRAS Marche per organizzare il recupero e ricevere istruzioni.

Alimentazione Naturale e Modalità di Nutrizione in Caso di Soccorso della Civetta

La civetta è un predatore notturno che si nutre principalmente di piccoli mammiferi, insetti, uccelli e rettili. In caso di soccorso, non cercate di alimentare l’animale senza la supervisione di personale specializzato. Il CRAS Marche fornirà indicazioni sulla corretta alimentazione per garantire una dieta bilanciata e sicura.

Habitat Naturale e Comportamento Tipico della Civetta

La civetta predilige ambienti aperti come prati, campi coltivati, boschi radi e aree rurali, ma si adatta bene anche a zone urbane. Nidifica in cavità di alberi, edifici abbandonati o nidi artificiali. È una cacciatrice silenziosa, che utilizza la vista e l’udito acuto per individuare le prede. Sebbene attiva prevalentemente di notte, può essere avvistata durante il giorno, posata su rami o pali.

Problemi di Salute Comuni della Civetta e Riconoscimento dei Segnali di Malessere

La civetta può soffrire di traumi, spesso causati da collisioni con veicoli o vetri, che portano a fratture o lesioni agli occhi. È anche vulnerabile a infezioni parassitarie e malnutrizione, specialmente durante i periodi di scarsità di prede. Segnali di malessere includono piumaggio arruffato, letargia, difficoltà respiratorie, ferite visibili o incapacità di volare. È essenziale contattare il CRAS per garantire cure tempestive.

Legislazione Locale e Nazionale per la Protezione della Civetta

La civetta è una specie protetta in Italia ai sensi della Legge 11 febbraio 1992, n. 157, che tutela la fauna selvatica. È inclusa nella Direttiva Uccelli (79/409/CEE), che protegge gli habitat e la conservazione delle specie in tutta Europa. Nelle Marche, le normative regionali promuovono la conservazione degli habitat e limitano le attività che possano disturbare le popolazioni locali.

Come Contattare il CRAS Marche in caso di Civetta Ferita: Misure Preliminari e Cosa Aspettarsi

In caso di ritrovamento di una civetta ferita o in difficoltà, è necessario contattare il CRAS, poiché solo il personale specializzato può gestire l’animale in modo sicuro e legale. Non tentare di curarla da soli. Tienila al sicuro e al caldo in un luogo tranquillo e aspetta l’arrivo degli operatori. Il personale del CRAS darà tutte le indicazioni del caso.

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